Dal latino Favonius letteralmente “Favonio”, termine con il quale i Romani indicavano il vento caldo proveniente da Ovest che lambisce le sue coste, è la maggiore delle Egadi con una superficie di 19,3 kmq ed è anche la più popolosa con più di 4.000 abitanti. Anticamente nota come Egusa, dal greco Aegusa, cioè “che ha capre”, data la loro abbondanza sul territorio, è attraversata da una dorsale montuosa la cui altitudine massima è quella del Monte Santa Caterina.
Il tufo, insieme con la pesca e l’agricoltura, ha rappresentato, in passato, una delle più importanti risorse economiche per la popolazione, sebbene ad oggi il turismo svolga un ruolo essenziale. Il tufo, estratto dalle cave e tagliato a blocchi, veniva infatti esportato in tutta la Sicilia e nell’Africa settentrionale. Raggiungibile mediante traghetti da Trapani, Marsala e Napoli.
Con clima mite, nonostante un tempo fosse ricca di vegetazione, oggi ne è povera a causa del disboscamento. Abbastanza brulla, ospita la tipica macchia mediterranea e la gariga con esemplari di oleastro, lentisco e carrubo ed alcuni interessanti endemismi quali il cavolo marino (Brassica macrocarpa), il fiorrancio marittimo (Calendula maritima) e la finocchiella di Boccone (Seseli bocconi). È una delle poche isole minori in cui sia presente una popolazione di rospo smeraldino siciliano (Bufo siculus). Il territorio ricade nella RETE NATURA 2000 con i SIC ITA010004 “Isola di Favignana” e ITA010024 “Fondali dell’isola di Favignana” e nella ZPS ITA010027 “Arcipelago delle Egadi-area marina e terrestre”, nonché nella “Riserva Naturale Marina delle Isole Egadi” istituita nel 1991, la più estesa riserva marina d’Europa, i cui fondali ospitano le vaste praterie di Posidonia oceanica, gestita, per conto del Ministero dell’Ambiente, dal Comune di Favignana.
Sull’isola la produzione e distribuzione dell’energia elettrica è affidata dalla fine degli anni ‘70 in concessione alla SEA S.p.a. (Società elettrica di Favignana), con la centrale termoelettrica costituita da sette motori, di cui due inutilizzati dopo il sequestro per inquinamento acustico e generatori alimentati a gasolio di potenza installata pari a 20 MW, in località Madonna, ad un centinaio di metri dalla costa. L’approvvigionamento idrico avviene principalmente attraverso un acquedotto sottomarino con la Sicilia, gestito dalla Società EAS e con un dissalatore della Società Siciliacque. Sono anche presenti numerosi pozzi privati e tre serbatoi di accumulo di 4.390 m3.
La SEA ha proposto nel 2016 di sostituite la centrale esistente con una da 25 MW, con capannoni industriali in cemento armato, silos, serbatoi, strade, sala macchine a due piani, con sette generatori a gasolio e tre fumaioli da 15 metri ciascuno, a poche centinaia di metri da Cala Azzurra e da Cala del Bue Marino, in una zona delicata da un punto di vista paesaggistico. Tale proposta osteggiata dai cittadini, dagli ambientalisti e dallo stesso Sindaco è stata sostituita. La SEA ha proposto, quindi, l’ibridizzazione con moduli fotovoltaici della centrale esistente. Gli studi condotti dimostrano che coprendo interamente le coperture dell’edificio sarà possibile installare 500 kW di moduli, producendo circa 700 MWh/anno di energia elettrica e risparmiando le emissioni di CO2 in atmosfera per oltre 500 tonnellate. L’energia prodotta verrà utilizzata anche per ricaricare le pensiline previste per i veicoli elettrici, al fine di promuovere la mobilità sostenibile. In particolare nell’isola sono molto diffuse le biciclette elettriche (ben oltre 300). La SEA ha teorizzato anche l’impianto pannelli fotovoltaici sugli edifici con una potenza installabile teorica massima di 11 MW. Il progetto prevede anche la promozione di lampade a LED e di impianti solari termici, nonché la sensibilizzazione dei cittadini sul tema della sostenibilità ambientale. L’ENEA con il Progetto Egadi, nell’ambito del più ampio Progetto “Eco-Innovazione Sicilia”, realizzato nel biennio 2012-1014, con il supporto dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi” e del Comune di Favignana, ha vinto il Premio Smart Communities SMAU Milano 2015 e il Green Coast Award 2013. Il progetto, al fine di ridurre il grande volume di bottiglie di plastica da smaltire sull’isola, ha visto l’installazione di una casa dell’acqua alimentata da pannelli fotovoltaici. I residenti, dotati di una tessera, possono, così, prelevare l’acqua con bottiglie di vetro fornite dal Comune. In meno di un anno, con questo sistema, sono stati erogati 175.000 litri di acqua, pari a circa 116.700 bottiglie da 1,5 litri e si sono evitati oltre 5 tonnellate di rifiuti di plastica. È stato, inoltre, realizzato un impianto di compostaggio che trasforma i rifiuti organici in ammendante per il terreno. Infine, per evitare che i residui di Posidonia oceanica, endemica del Mediterraneo, restassero sul bagnasciuga dell’isola, infastidendo i turisti, e che fossero smaltiti come un comune rifiuto, l’ENEA ha sviluppato e brevettato una procedura che consente il loro reimpianto sul fondale marino. Con questa procedura si accrescono le foreste sommerse di Posidonia, importantissime per l’ecosistema marino, poiché in grado di assorbire grandi quantitativi di CO2 e perché rappresentano un habitat ideale per la riproduzione di numerose specie ittiche. Il Progetto Egadi, grazie alle azioni messe in campo, è riuscito a contribuire alla tutela delle risorse ambientali del territorio, a ridurre i consumi delle attività locali, valorizzando l’offerta turistica. Dall’inizio del progetto ad oggi è stato stimato un incremento del numero di visitatori del 7% circa tra il 2013 e il 2014 e un’estensione della stagione turistica (da Aprile ad Ottobre) rispetto al picco estivo, con positive ricadute economiche. Questa iniziativa risulta particolarmente significativa, perché può diventare un modello replicabile in altre isole minori mediterranee, sottoposte allo stesso tipo di pressioni. Per quanto riguarda il progetto “Sole e stelle delle Egadi” si veda la scheda delle Egadi.
FONTI: www.comune.favignana.tp.gov.it/; www.progettoegadi.enea.it/it; www.legambiente.it/sites/default/files/docs/scheda_favignana_def.pdf
Smart Island è un progetto finanziato dal MIUR e realizzato da CNR IIA che mira a trovare soluzioni che incrementino l’efficienza energetica, economica ed ambientale dell’intero sistema di produzione, gestione, distribuzione e uso delle risorse nelle isole minori italiane.