Mobilità

Il tema della mobilità sostenibile è uno degli argomenti maggiormente dibattuti nell’ambito delle politiche ambientali.

Il miglioramento del sistema dei trasporti, soprattutto in ambito urbano, rappresenta infatti una delle priorità per favorire una migliore qualità della vita dei cittadini e creare nuove opportunità economiche. Il sistema dei trasporti è considerato infatti uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento atmosferico che in Italia produce oltre il 49% delle emissioni di polveri sottili (PM10), incidendo pertanto anche sulla salute dei cittadini.

Anche le Isole Minori italiane, per quanto in modo diversificato a seconda delle singole caratteristiche geomorfologiche, si trovano rallentate nel proprio sviluppo dalle problematiche legate ai sistemi di mobilità regionali che le rendono dipendenti dal territorio continentale.

Tuttavia se si riserva un'attenzione primaria, e spesso con giuste motivazioni, alla mobilità di sistema che collega le isole alla terraferma, ancora oggi troppo bassa è l'attenzione alla mobilità locale che presenta diverse problematicità, certamente diverse rispetto agli ambiti urbani, ma non meno significative per la qualità della vita.  

Di recente la mobilità nelle Isole minori è stata oggetto di diversi finanziamenti, sia a livello europeo che nazionali che locali, anche se ad oggi non esiste un piano organico di mobilità delle stesse isole.

Tecnologie

In materia di mobilità sostenibile, le tecnologie susseguitesi negli anni sono varie e sempre più innovative.

Partendo dal settore autovetture, varie sono le svolte “green” per l’alimentazione, dal biometano alle batterie a litio. Partendo da queste ultime, leader mondiali sono le case Nissan e Tesla, le quali stanno irrompendo sul mercato con quote sempre più elevate di vendita.

Auto Elettrica

L’auto elettrica è un’automobile con motore elettrico che utilizza come fonte di energia primaria l’energia chimica immagazzinata in un “serbatoio” energetico costituito da una o più batterie ricaricabili e resa disponibile da queste al motore sotto forma di energia elettrica. Le batterie ricaricabili utilizzate nei più diffusi veicoli elettrici si basano sul litio; tra le più promettenti in via di sviluppo vi sono le batterie al litio-titanio ed eventualmente nuove varianti della pila zinco-aria (che tuttavia non può essere ricaricata in situ).

Le auto elettriche vengono caricate dalla rete elettrica; in questo caso, l’energia è generata da una varietà di risorse come il carbone, l’energia idroelettrica, l’olio combustibile, il gas naturale od altre fonti rinnovabili. Per quanto riguarda l’efficienza energetica, i motori elettrici presentano una maggiore efficienza rispetto a quasi tutti i motori a combustione interna. Infatti, solitamente il motore a benzina presenta una EE attorno al 28%, un diesel intorno al 40%, mentre quello elettrico può raggiungere anche il 90%.

Parlando invece in termini di impatto ambientale, il tipo di analisi più esauriente è quella che considera dalla catena di montaggio fino alla discarica, includendo i consumi (ed emissioni) implicati dalla produzione originale (ed anche della componentistica) e le fonti di carburante e tutti i consumi (e le emissioni) durante la vita utile del veicolo, includendo l’inquinamento durante la produzione delle batterie e la sua deposizione in discarica.

L’altra grande differenza tra i veicoli elettrici rispetto all’impatto ambientale consiste nel fatto che utilizzano l’elettricità al posto dei combustibili liquidi: inoltre, qualora l’elettricità fosse generata a partire da fonti rinnovabili, ciò permetterebbe un consistente vantaggio in termini di inquinamento. In ogni caso, ad oggi tale energia viene ancora maggiormente prodotta da combustibili fossili, ma ciò nonostante il vantaggio relativo dei veicoli elettrici resta rilevante.

Auto a biometano

Nuove tecnologie riguardano l’alimentazione delle autovetture, specialmente da biogas ed acque reflue. In tale sistema, le sostanze inquinanti vengono rimosse dalle acque reflue attraverso procedure meccaniche e biologiche (ovvero con l’utilizzo di batteri) ed infine con l’esposizione a raggi ultravioletti per la disinfezione. Le materie che vengono estratte per “purificare” l’acqua, i fanghi di depurazione, rappresentano una risorsa unica: grazie al trattamento in digestori anaerobici, questi vengono fatti fermentare per produrre biogas, utilizzabile come vettore energetico. Separando il metano dal biogas, questo viene valorizzato ulteriormente perchè si ottiene il biometano, come vedremo successivamente. Inoltre, il ciclo di vita delle acque reflue non finisce qui.

I fanghi di depurazione possono essere recuperati come nutriente in agricoltura, come fonte energetica in cementificio o in termovalorizzazione. Tale nuova tipologia di alimentazione può ovviamente essere utilizzata anche per il trasporto pubblico locale; varie infatti sono le iniziative sulla penisola italiana che puntano alla riduzione dei bus a gasolio al fine di sostituirli con mezzi alimentati a biometano.

Car Sharing

Il car sharing è un servizio di mobilità urbana che permette agli utenti di prenotare un veicolo e noleggiarlo pagando per il tempo di effettivo utilizzo. Tipicamente si tratta di un servizio commerciale erogato da aziende pubbliche o private. Attualmente, il car sharing si distingue in due principali formule: il free floating, flusso libero (i veicoli possono essere ritirati e lasciati in ogni luogo all’interno dell’area coperta dal servizio) ed il location based (con il ritiro e la consegna in specifici punti di ritrovo della città).

Il car sharing si distingue dal tradizionale noleggio principalmente per alcune caratteristiche:

- l’accesso al servizio non è limitato alle ore di aperture degli uffici;

- prenotazione, attivazione e riconsegna sono attuate autonomamente dall’utilizzazione del servizio;

- i veicoli possono essere noleggiati per minuti, ore o anche giorni interi;

- gli utenti sono membri iscritti al servizio di car sharing e al momento del noleggio del veicolo sono già autorizzati poiché l’abilitazione alla guida e il sistema di pagamento vengono precedentemente verificati all’atto di iscrizione;

- la posizione dei veicoli è distribuita diffusamente nell’area di utilizzo del servizio;

- il costo del carburante è compreso nel costo di utilizzo del veicolo;

- i veicoli non sono sottoposti a verifica e pulizia dopo ogni noleggio.

Nell’ultimo anno, è stato introdotto anche il car sharing con auto elettriche, scelta sostenibile non solo per la riduzione di auto in strada, ma anche per la riduzione di inquinamento.

Car Pooling

Per car pooling si intende l’uso condiviso di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi di spostamento. Il servizio viene gestito da varie piattaforme web, che garantiscono l’affidabilità del conducente (attraverso un sistema di feedback) e tutelano il conducente e/o passeggero nel caso di imprevisti.
I vantaggi del servizio sono sicuramente la riduzione dei costi macchina, che il conducente singolo avrebbe dovuto affrontare da sé, ma non solo: con l’utilizzo del car pooling, infatti, si riduce la congestione del traffico (riducendo i veicoli in circolazione) che porta, al tempo stesso, ad una riduzione dell’inquinamento.
Inoltre, esiste un’ulteriore forma di servizio, il car pooling aziendale, che nel nostro Paese sta prendendo sempre più piede: molte, infatti, solo le aziende che aderiscono al servizio, consentendo ai propri dipendenti un trasporto condiviso e sostenibile.

Bicicletta

 

La bicicletta rappresenta il mezzo di trasporto ecosostenibile per eccellenza; infatti, in un raggio fra 0 e 6 km la bicicletta è statisticamente più veloce di qualsiasi altro mezzo, generalmente più comoda in quanto non vincolata a problemi di parcheggio o di passaggio in aree chiuse al traffico, più ecologica ed economica.

Inoltre, incide positivamente sulla vivibilità della città rendendola meno soffocante, più a misura d’uomo e più sicura in correlazione alla diminuzione oggettiva dei sinistri urbani.

Investire sulla mobilità ciclabile significa promuovere un sistema di viabilità capace di ridurre pesantemente l’impatto del traffico motorizzato, migliorando sia la qualità dell’aria (visti i benefici delle emissioni zero) sia incrementando la sicurezza stradale.

Uno degli strumenti di mobilità sostenibile a disposizione delle amministrazioni pubbliche è il bike sharing, che consente alle stesse amministrazioni di aumentare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici integrandoli tra loro, unendoli all’utilizzo delle biciclette condivise per i viaggi di prossimità dove il mezzo pubblico non arriva o non può arrivare. E’ quindi una possibile soluzione al problema dell’”ultimo chilometro”, ovvero quel tratto di percorso che separa la fermata del mezzo pubblico alla destinazione finale dell’utente.

Il bike sharing prevede l’installazione delle stazioni in diversi punti della città dove collocare le biciclette, che sono utilizzabili dopo averle sbloccate o con chiave o con tessera contactless, gestite da enti privati e pubblici. 

Traghetto elettrico

Il traghetto elettrico è già realtà: operativo dal 2015 nei mari norvegesi (tratta marina Lavik-Oppedal), il progetto prende il nome di Ampére, nato dalla collaborazione tra Siemens e Norled, ed è completamente ecologico nonché primo mezzo di trasporto marino in grado di non produrre inquinamento. E’ lungo circa 80 metri ed è stato progettato con un particolare tipo di alluminio, che risulta più resistente e leggero, in grado di reggere il peso delle persone, veicoli (ha la capacità di sopportare il peso di oltre 360 passeggeri e circa un centinaio di veicoli), nonché delle batterie.

Il traghetto possiede due motori elettrici da 450kW (progettati da Siemens), e le batterie sono dotate di una potenza pari a batterie agli ioni di litio di 1MW, che permettono circa 30 viaggi senza la necessità di ricarica. Per quanto riguarda la velocità, il traghetto ne raggiungere una di circa 10 nodi, non eclatante ma che consente di coprire il tratto in circa mezz’ora. Inoltre, il montaggio della batteria è stato progettato in modo semplificato in modo tale da permettere che, in caso di guasto, possa essere sostituita in un lasso di tempo breve. Infine, l’apparato di alimentazione è suddiviso in tre blocchi di batterie: il primo viene montato sul traghetto, permettendogli lo spostamento tra i due villaggi; gli altri due, sono allocati nel molo di Lavik e in quello di Oppedal, cosicché la batteria potrà essere collegata alla fonte ricaricabile.

Tram eco-friendly

Nella Cina centrale, precisamente nella provincia dello Hunan, è stato presentato Art - Autonomous rail transit-, il primo tram al mondo in grado di muoversi autonomamente senza le rotaie ma seguendo una speciale vernice dipinta sull’asfalto, che fa da guida. Lungo 32 metri, può raggiungere la velocità massima di 70 km/h, trasportando fino a 307 persone.

Di colore verde acceso presenta una batteria a litio in grado di percorrere 25 km con soli 10 minuti di ricarica. Inoltre, il tram è stato progettato per poter circolare senza conducente, anche se attualmente è previsto con doppia cabina di guida, ma solo per questioni di sicurezza. La realizzazione della prima linea di trasporto, lunga 6.5km, è prevista nel 2018 nella città di Zhuzhou.

 

Best Practices

Isole del Mare del Nord

Nel Mare del Nord, grazie al progetto “Cradle-to-Cradle Island”, è stata ridisegnata la mobilità sull’isola di Ameland, appartenente all'arcipelago delle Isole Frisone Occidentali ed alla provincia della Frisia. Il problema principale da risolvere è dato dal turismo: infatti, la maggior parte dei turisti (specialmente famiglie) portano la loro auto sul traghetto, incrementando il traffico sull’isola. Così il progetto mira a trovare una soluzione alternativa e sostenibile: il “vrachtfielts”, una bicicletta modulare, che può rispondere a diverse esigenze, essendo prevista anche come trasporto merci (e pertanto anche valigie dei turisti), riducendo notevolmente le emissioni.

Elba

Tornando nel Paese nostrano, interessante è il progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE+ ELBA, coordinato dall’Autorità Portuale di Piombino e dell’Elba, ottenendo poi l’adesione da parte di molti partner.

Il progetto rappresenta un primo esperimento di trasporto sostenibile delle persone e delle merci realizzato in un’isola minore, focalizzandosi maggiormente sulla salvaguardia ambientale e paesaggistica del territorio.

L’obiettivo è stato quello di promuovere sul campo una mobilità sostenibile e flessibile, realizzando a tal fine 28 azioni strutturate. I principali interventi di mobilità sostenibile e flessibile realizzati sono stati:

- i servizi “ELBA Spiagge” ed “ELBA Est”, con minibus a basso impatto ambientale, bimodali ed elettrici per il trasporto di residenti e turisti nel periodo estivo, collegando i turisti alle spiagge ed ai centri dell’entroterra;

- specifici servizi per il trasporto merci, volti ad impiegare furgoni ecologici bimodali ed elettrici per la distribuzione delle merci provenienti dalla terraferma, nonché per la distribuzione di prodotti elettronici ed elettrodomestici, e per la consegna del pane (in questo caso vengono utilizzati veicoli ecologici diesel di ultima generazione). Le valutazioni dei risultati, effettuate su base annua, hanno evidenziato una riduzione delle emissioni pari a 94,3 ton di CO2e.

Favignana

Favignana, gemma delle Egadi, si aggiudica il titolo di isola più “ciclabile” del Mediterraneo, grazie ad una pista a due ruote lunga 20km. Sull’isola infatti sono presenti più di 6.500 biciclette, ed il percorso è quasi tutto pianeggiante rendendo così accessibile a tutti l’esplorazione su due ruote.

Smart Island è un progetto finanziato dal MIUR e realizzato da CNR IIA che mira a trovare soluzioni che incrementino l’efficienza energetica, economica ed ambientale dell’intero sistema di produzione, gestione, distribuzione e uso delle risorse nelle isole minori italiane.

Promotori